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Il Sangiovese di Romagna secondo Branchini 1858: Superiore, Riserva e Vendemmia Tardiva

Dici Branchini 1858 e pensi subito all’Albana, che la storica realtà di Dozza declina in tutte le versioni, dal Metodo Classico al passito. La famiglia Branchini però è molto legata anche a un altro vitigno storico del territorio, il Sangiovese, i cui natali sono da sempre contesi tra Romagna e Toscana.

Il Sangiovese di Romagna secondo Branchini 1858

Quel che è certo è che i 4 ettari di Sangiovese di Branchini prosperano su un terroir autore e sigillo della tipicità dei vini firmati dalla cantina fondata ormai 166 anni fa, ricco di storia e tradizioni e che deve le proprie caratteristiche ai tre fiumi che lambiscono la tenuta: il Rio Sabbioso, il fiume Sillaro e il torrente Sellustra, che nei secoli hanno determinato la conformazione geologica della zona.

L’alchimia di sabbia, argilla e limo unita al microclima di questo luogo, conferisce ai vini firmati Branchini 1858 una personalità e un carattere unici, che si ritrovano anche nelle tre espressioni di Sangiovese di Romagna prodotte dall’azienda: Superiore, Riserva e Vendemmia Tardiva.

CONTRADAGRANDE SANGIOVESE DI ROMAGNA DOP SUPERIORE 2023

Il nome, ContradaGrande, è un omaggio al paese di Dozza, uno dei “Borghi più belli d’Italia”.

Sangiovese in purezza, affina per 8 mesi in vasche di cemento e altri 8 mesi in bottiglia prima della commercializzazione. Il risultato è un vino schietto, fruttato, fresco, dai tannini morbidi, in un insieme di bella eleganza.

È il compagno ideale di grigliate di carne, ma è perfetto anche con le tagliatelle al ragù, i tortellini e tutte le paste ripiene. Perfetto anche per le tipiche merende romagnole a base di salumi e tigella.

  • Nr bottiglie: 10.000
  • Annata in corso: 2023
  • Prima annata produzione: 1980
  • Prezzo al pubblico: a partire da 9 euro


CARDINALA SANGIOVESE DI ROMAGNA DOP SUPERIORE RISERVA 2020

Prodotto solo nelle annate migliori, è un Sangiovese dalla ricchezza armonica, di grande intensità narrativa e complessità compositiva. Grandezza e semplicità sono le peculiarità del Cardinala Riserva, un vino profondo, dai tannini vellutati e dai sentori, al naso come al palato, di frutti rossi e spezie, con tocchi di erbe aromatiche e un finale persistente.

Da abbinare a carni rosse alla griglia e arrosti.

  • Nr bottiglie: 6.000
    Annata in corso: 2020
    Prima annata produzione: 2011
    Prezzo al pubblico: a partire da 18 euro

CARDINALA TARDIVA 2015

Blend al 60% Sangiovese, 35% Merlot e 5% Negretto Longanesi, questo vino è una prova d’autore, prodotto solo nelle annate migliori. Dopo la raccolta, l’uva appassisce in cassetta per circa un mese in ambiente ventilato, a cui seguono due mesi di macerazione e una fermentazione a bassa temperatura.

Il vino poi affina per 4 anni in tre fasi: prima in barrique di rovere, poi in botti grandi e, infine, in bottiglia per almeno un anno. Il risultato è un vino dal tannino molto integrato, agile e di bella freschezza: profuma di mora, ciliegia, lampone e spezie, con qualche tocco di tabacco e torrefazione, aromi che si ritrovano al sorso in un insieme morbido e setoso, con ritorni balsamici che conferiscono eleganza e bevibilità.

Perfetto con piatti importanti, come brasati e ricette a base di cacciagione ma anche con i formaggi stagionati.

  • Nr bottiglie: 1.000
  • Prima annata produzione: 2010
  • Prezzo al pubblico: a partire da 38 euro

 

CHI È BRANCHINI 1858

Ha 166 anni la storia di Branchini 1858, che porta nel nome l’anno della prima vendemmia che è anche l’inizio di un’attività tramandata di generazione in generazione con grande passione. Siamo nella campagna di Dozza (BO), a Toscanella, proprio sulla linea di confine tra l’Emilia e la Romagna, e oggi questa storica cantina può contare su un’estensione di 100 ettari interamente coltivati a vigneto e a seminativo: per la precisione, gli ettari vitati sono 26 (5 ettari di Albana, 4 ettari di Sangiovese, 5 ettari di Pignoletto e il restante dedicato a Trebbiano, Chardonnay, Sauvignon, Merlot e Cabernet Sauvignon), i restanti sono coltivati a grano ed erba medica.

L’azienda ha sempre preservato gelosamente la sua storia a conduzione famigliare, oggi la guida è nelle mani dei fratelli Marco e Angelo Branchini (quarta generazione), affinando nel tempo le tecniche produttive e ponendo al centro dei propri obiettivi la valorizzazione della tipicità del territorio attraverso il carattere dei propri vini.

Questa filosofia ha portato Branchini 1958 verso la sperimentazione in vigneto: nuovi sesti d’impianto, nuove varietà, raccolte selezionate e ricerca sui vitigni caratteristici della zona. L’attenzione allo sviluppo naturale della vigna è una priorità, tanto che le operazioni agronomiche, finalizzate a evitare forzature nei processi biologici, sono tese al mantenimento dell’equilibrio fisiologico della vite. L’ingrediente fondamentale di questa storica realtà è il terroir, autore e sigillo della tipicità dei vini firmati da Branchini 1858, ricco di storia e tradizioni e che deve le proprie caratteristiche ai tre fiumi che lambiscono la tenuta: il Rio Sabbioso, il fiume Sillaro e il torrente Sellustra, che nei secoli hanno determinato la conformazione geologica della zona. L’alchimia di sabbia, argilla e limo unita al microclima di questo luogo, conferisce ai vini firmati Branchini 1858 una personalità e un carattere unici.

Altre info qui www.branchini1858.it/

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