Borghi d’Europa ha visitato e degustato la linea di vini della Cantina guidata da Massimo Rosolen
Tra le colline del Basso Monferrato Alessandrino, precisamente a Vignale Monferrato, in un territorio collocato sul 45° Parallelo, sorge dal 2020 ( ma fondata nel 2012) la Cantina Hic et Nunc, per volere del proprietario Massimo Rosolen, imprenditore di successo nell’ambito delle Risorse umane di origini friulane e cresciuto nelle Valli Bergamasche.
Rosolen, dopo essersi letteralmente innamorato delle colline di Vignale, acquistò circa 100 ettari di terreno, suddiviso in 79 ettari di bosco con tanta biodiversità e 21 ettari di vigneto, dedicati alla coltivazione e vinificazione di sole uve autoctone della zona come Barbera, Grignolino, Nebbiolo, Cortese e il raro Bianco Baratuciat (originario delle Val Susa).
Prima dell’avvento di Massimo Rosolen in zona si erano susseguite due generazioni di coltivatori che però puntavano solamente alla vendita dello sfuso.
Invece, con lo sviluppo di Hic et Nunc, cantina molto all’avanguardia divisa in 3 piani con una vista impareggiabile sulla collina e una sala degustazione di vetro e acciaio a due aperture dall’interno all’esterno, dal fuori al dentro, dal lavoro tra i filari al segreto delle botti, tutto è cambiato.
Innovazione con rispetto totale per il terroir locale (davvero molto complesso con presenza di suoli ricchi di calcare ed argille), sono i punti chiave della filosofia produttiva di Massimo Rosolen, che punta a vini di qualità, eleganza e sapidità, con le note fruttate varietali di ogni vitigno autoctono che devono essere esaltate.
Borghi d’Europa dopo la visita alla realtà di Hic et Nunc ha potuto degustare le etichette prodotte:
– Il Grignolino Spumante Brut Rosè Mète: 9 mesi di Autoclave, presenta una bellissima fragranza di frutta croccante, molto piacevole,
– Barbera Brut Rosè Pandemonio: sempre 9 mesi di Autoclave, ottimo equilibrio tra il naso che ricorda i piccoli frutti rossi e la grande freschezza e mineralità al palato,
– Lo Spumante Metodo Classico Pas Dosè Monbullae 2020: una piacevole scoperta,lunga persistenza e un bel mix di note agrumate e speziate al naso, intenso,
– Il Monferrato Casalese Cortese Doc Monolite 2022: naso intenso con note di frutta a polpa gialla, fiori bianchi e una lieve balsamicità, al palato risulta armonico e persistente
– Il Monferrato Bianco Doc Mefrel 2023: il sorso è ampio e generoso, un bianco fresco e sapido,
– Il Felem Vino Bianco 2022, 100% uva Baratuciat: un bianco di buona struttura e complessità, che nel finale presenta una nota ammandorlata,
– Il Grignolino del Monferrato Casalese Doc Altromondo 2023: solo acciaio, con un naso che ricorda il sottobosco e le spezie dolci,al palato è caldo, deciso e persistente,
– Il Monferrato Doc Nebbiolo Mondano 2022: l’interpretazione del Nebbiolo secondo Massimo Rosolen, solo acciaio, è un vino molto elegante ed equilibrato, dove il naso è davvero suadente con note di frutta rossa croccante e delle note erbacee e speziate,
– Barbera del Monferrato Superiore Docg Monumento 2022 e 2020: un bel match di confronto tra due annate diverse di Barbera strutturate che vengono da vigneti a piede franco, nella 2022 le note fruttate al naso sono più croccanti ed è piu sapido, mentre la 2020 è più morbida ed equlibrata al palato.
L’esaltazione delle peculiarità di ciascun vitigno autoctono coltivato da Hic et Nunc si è vista nei calici: va fatto un plauso a Massimo Rosolen per la passione e l’impegno profusi nel cercare (con sostenibilità e trasparenza) di ottenere dei vini eleganti e identitari.
Borghi d’Europa continuerà a comunicare realtà vinicole come Hic et Nunc all’interno del proprio Percorso d’informazione “Eurovinum, i paesaggi della Vite e del Vino”
Così va bene!